Analisi lessicale della terminologia politica e precauzionale al tempo di Coronavirus nella stampa italiana

Document Type : Original Article

Author

Department of Italian Language and Literature, Faculty of Arts, Helwan University, Cairo, Egypt

Abstract

Abstract

L’obiettivo dell’elaborato presente è quello di esaminare i termini relativi alle misure politiche e precauzionali adottate dal governo italiano per contrastare la pandemia di Corona, già pubblicati sui giornali italiani. La pandemia è ancora oggi una questione vitale e importante che ha coinvolto il mondo intero fin dalla sua comparsa, portando numerosi cambiamenti in tutti i settori, compreso quello linguistico. Pertanto, la terminologia relativa al periodo di misure precauzionali deve essere rivista e studiata. Lo studio consiste nell'analisi di articoli di giornale italiani e si concentrerà sulle parole utilizzate in contesti politici o protettivi. Ogni parola sarà seguita da un'analisi dell'etimologia di quella parola per spiegare il suo significato iniziale e il suo significato nel contesto di Corona e anche un'analisi in base al contesto e all'uso giornalistico.

Abstract

The aim of this paper is to examine the terms relating to the political and precautionary measures adopted by the Italian government to counter the Corona pandemic, already published in Italian newspapers. The pandemic is still a vital and important issue that has involved the whole world since its appearance, bringing about numerous changes in all sectors, including language. Therefore, the terminology related to the period of precautionary measures needs to be reviewed and studied. The study consists of the analysis of Italian newspaper articles and will focus on words used in political or protective contexts. Each word will be followed by an analysis of the etymology of that word to explain its initial meaning.

Keywords

Main Subjects


Introduzione

L'irruzione del Coronavirus ha sconvolto le nostre vite, plasmando un nuovo vocabolario che riflette l'incertezza e le sfide di questo periodo. Termini come "lockdown", "curva epidemiologica", "stato di emergenza", "fase 1, 2 e 3" e "nuova normalità" sono entrati a far parte del nostro quotidiano, testimoniando l'impatto di questa crisi sulla sfera politica e sociale.

Il coronavirus ha avuto un impatto significativo su scala globale, portando alla diffusione di nuove parole e concetti legati alla pandemia. La diffusione delle notizie e delle informazioni sul coronavirus ha portato alla creazione di un nuovo lessico che è diventato parte integrante del dibattito pubblico. Parole come "lockdown", "quarantena", "distanziamento sociale" e "contact tracing" sono diventate comuni nel linguaggio quotidiano, evidenziando l'impatto del virus sulla società e sulla vita quotidiana delle persone in tutto il mondo. Inoltre, la diffusione delle notizie sul coronavirus ha portato a una maggiore consapevolezza e comprensione della scienza e della sanità pubblica, con un aumento dell'interesse per argomenti come vaccini, varianti del virus e misure preventive. In questo modo, il coronavirus ha influenzato non solo la salute pubblica, ma anche il linguaggio e la comunicazione a livello globale.

L'analisi dell'evoluzione della terminologia politica e dell'influenza della crisi del coronavirus sui giornali italiani offre uno spunto di riflessione sul futuro della comunicazione politica e del giornalismo. In un mondo in continua evoluzione, la capacità di informare e di interpretare la realtà è fondamentale per la costruzione di una società democratica e consapevole.

Tutto ciò mi ha spinto a studiare questi nuovi termini che hanno suscitato l'interesse di studi linguistici e lessicografici, poiché rappresentano l'evoluzione del linguaggio in risposta a una situazione di emergenza. È necessario condurre uno studio dettagliato per classificare lessicalmente questi termini, comprendendone le origini, le influenze linguistiche e il loro impatto sulla comunicazione e sulle dinamiche sociali. Tale analisi potrebbe contribuire alla comprensione del modo in cui la lingua si adatta e si trasforma in risposta a eventi significativi, come la pandemia, e potrebbe fornire spunti interessanti per la ricerca linguistica e sociologica.

Il metodo, adottato per esaminare i termini e i fenomeni linguistici del linguaggio e utilizzato durante la pandemia, è analizzare la stampa online per ottenere una rappresentazione completa del lessico utilizzato e per assorbire tutte le variazioni linguistiche. La stampa riflette l'evoluzione continua del lessico, come conferma De Mauro: “ Il riflesso di ciò si ha nella grande varietà di argomenti trattati dalla stampa, dai più semplici ai più complessi, e dalla varietà lessicale e sintattica di una pagina stampata: anche le parole rare, anche i costrutti più sottili possono essere usati senza troppi inconvenienti dal giornale perché, con o senza accorgimenti esplicativi, il ricettore può, dal contesto stesso, e tornandovi su più volte, intendere e assimilare le une e gli altri. In teoria tutta la lingua, in tutta la sua ricchezza funzionale, può essere adoperata dai giornali.” [1]

La presenza online della stampa offre una vasta disponibilità e una varietà di articoli, consentendo di osservare l'evoluzione linguistica nel periodo della diffusione del Coronavirus negli ultimi quattro anni dal 2020 al 2023. Possiamo analizzare i fenomeni più rilevanti e valutare il loro impatto sulla lingua italiana consultando testate come Corriere della Sera, Il Messaggero, La Stampa, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Il Mattino e Il Fatto Quotidiano.

Prestito linguistico:

Durante la pandemia di Corona, molte parole di origine straniera sono diventate di uso comune sui giornali italiani. Come tutti i grandi eventi della storia umana, il Covid ha dato origine a nuove parole e prestiti linguistici, il che lo sostengono Serianni e Antonelli: “Occasione di scambio culturale e linguistico erano dunque le guerre e i commerci, i pellegrinaggi e le scoperte geografiche. Tranne che per i prestiti veicolati da modelli letterari, la trasmissione avveniva di solito per via parlata”[2]

In questo contributo vengono illustrate le parole più note prese in prestito dalla lingua straniera "inglese" nella stampa italiana.

  • Salvini si pente del lockdown e chiude le porte a Draghi.([3])
  • Covid, linea dura di Shanghai: 25 milioni in lockdown per tremila contagi.([4])
  • Pechino, proteste anti lockdown all'università. La studentessa italiana: “Non possiamo né entrare né uscire dal campus".([5])

Il termine "lockdown" in italiano significa "confinamento" o "blocco totale". Si tratta di una misura di emergenza adottata dalle autorità per limitare la circolazione delle persone e contenere la diffusione di malattie infettive come nel caso della pandemia da COVID-19.

Il termine "lockdown" è stato preso in prestito dall'angloamericano e originariamente indicava il confinamento prolungato dei prigionieri nelle loro celle come misura di sicurezza dopo disordini, o l'inizio di tale confinamento.

Successivamente ha assunto il significato più generale di isolamento, contenimento o restrizione dell'accesso come misura di sicurezza, anche in contesti come cliniche psichiatriche o altre unità di sicurezza. In ambito informatico, può anche indicare la restrizione dell'accesso a dati o sistemi.([6])

Dall'analisi precedente, possiamo notare che i giornali italiani tendono a utilizzare più frequentemente il termine inglese piuttosto che le sue controparti italiane.

Durante il periodo di lockdown, molte aziende e istituzioni sono state costrette al smart working

  • Smart working, il cambiamento che promette di cambiarci la vita ([7])

"Smart Work", noto anche come Il lavoro agile, si riferisce a un approccio lavorativo che permette ai dipendenti di svolgere le proprie mansioni in modo flessibile, spesso da remoto. Il termine "smart working" si riferisce a un modo di lavorare in cui si utilizzano la tecnologia e le risorse in modo efficiente per massimizzare la produttività e la flessibilità. Tuttavia, è importante notare che il termine "smart working" è un esempio di falso anglicismo, poiché in inglese americano si preferisce utilizzare espressioni come "remote work" o "working from home" per indicare il concetto di lavorare da casa o da remoto.

  • Covid, cluster Nazionale: positivo anche Pessina ([8])
  • Covid a Napoli, incubo cluster nell'ospedale Cardarelli: ​«Troppi positivi nei reparti ordinari» ([9])
  • Cluster all'ospedale Umberto I: risultati positivi tredici medici ([10])

La definizione di cluster si riferisce alla presenza di due o più casi correlati per spazio e tempo, causati dallo stesso ceppo di virus, come nel caso del Covid-19. In altre parole, i cluster attuali rappresentano i casi in cui diversi pazienti contraggono il Coronavirus al di fuori delle aree di contagio principali.

  • Coronavirus, Pescara in trincea con screening di massa e vaccino ([11])
  • Non solo tamponi. Caccia al virus tra screening di massa e test per i lavoratori ([12])
  • Covid, Brusaferro: “Tamponi negativi e screening di massa non sono patentino d’immunità” [13]

Lo "screening di massa" nel contesto del COVID-19 si riferisce alla pratica diffusa di testare un gran numero di persone per individuare casi positivi al virus anche tra coloro che non presentano sintomi evidenti. Questo tipo di screening è stato ampiamente utilizzato durante la pandemia per identificare rapidamente le persone infette e isolare i casi positivi al fine di interrompere la catena di trasmissione.

  • Coronavirus, così è fallito il contact-tracing: “Solo 9mila tracciatori, da giugno le Regioni hanno fatto 275 assunzioni” [14]
  • Covid-19, hanno funzionato le app di contact tracing? Il caso di Immuni [15]

Questa azione è fondamentale per contrastare l'epidemia attuale e rientra tra le attività di sanità pubblica essenziali. Il processo di individuazione e gestione dei contatti dei pazienti confermati con COVID-19 consente di identificare e isolare prontamente eventuali casi secondari, interrompendo così la diffusione del virus.

Queste parole (cluster - screening - contact tracing), nonostante siano straniere e appartenenti al linguaggio specialistico, sono state riportate dalla stampa e sono diventate parte del linguaggio comune.

  • Coronavirus, dati reali e fake news [16]
  • Coronavirus, le fake news che destabilizzano l'Ue a favore di Russia e Cina [17]

Da quando è iniziata l'epidemia di Covid, ci sono state intense polemiche e molte voci si sono levate. La stampa ha contribuito a questa controversia diffondendo informazioni.

"Fake news" nel contesto del COVID-19 si riferisce alla diffusione di informazioni false, errate o fuorvianti riguardanti il virus, la pandemia, le misure preventive, i trattamenti o i vaccini. Queste notizie sono spesso create e diffuse deliberatamente per ingannare il pubblico, generare confusione o promuovere teorie del complotto.

Calco linguistico

Il calco linguistico può essere visto come una variante specifica di prestito linguistico, il che lo sostengono Dardano e Trifone: “un tipo particolare di prestito è il calco.”[18] Il calco linguistico avviene “per denominare un oggetto o un concetto nuovi, la lingua utilizza una propria parola facendole assumere il significato di una parola straniera di forma e/o di significato simile oppure forma una parola utilizzando del materiale lessicale italiano per tradurre una parola, semplice o composta, straniera.”[19]

 

  • Coronavirus, Harvard: “Distanziamento sociale fino al 2022 a rubinetto”.([20])
  • Covid, il distanziamento sociale è ancora fondamentale per combattere la pandemia ([21])
  • Social distancing ai tempi di internet: è boom di e-commerce e video-aperitivi, le ricerca di Veepee ([22])

Dagli esempi sopracitati, si evince che venivano utilizzati due termini: "inglese" e "italiano", anche se il termine "italiano" era il più diffuso sui giornali italiani.

 

Il termine "distanziamento sociale" deriva dall'inglese ed è composto da "distanziamento", che è il derivato deverbale di "distanziare", e dall'aggettivo "sociale". Questo termine si riferisce alla pratica di mantenere una certa distanza fisica tra le persone al fine di ridurre la diffusione di malattie contagiose, come nel caso di epidemie o pandemie. 

Il concetto di distanziamento sociale è “diventato parte del nostro linguaggio quotidiano a partire dalla fine di febbraio 2020, quando le istituzioni hanno cominciato a dare indicazioni ufficiali sulle azioni da intraprendere per contrastare l'epidemia di Covid-19”([23]). Le misure di distanziamento sociale mirano a ridurre il numero di incontri aumentando la distanza fisica tra le persone, e quindi riducendo il rischio di trasmissione da individuo a individuo. Spesso si usa l'espressione distanziamento sociale in modo abbreviato al posto della costruzione "misure di distanziamento sociale". 

Uno dei metodi utilizzati è noto come il tentativo di ottenere "l'immunità di gregge", che consiste nel cercare di raggiungere un livello di immunità nella popolazione in modo che il virus non possa diffondersi facilmente.

  • Coronavirus, cos'è l'immunità di gregge e perché potrebbe non funzionare.([24])
  • L’immunità di gregge per Sars-CoV-2 è un’utopia sempre più lontana?([25])
  • Coronavirus, in Regno Unito si torna a parlare di immunità di gregge: ecco perché.([26])

L'immunità di gregge, chiamata in inglese "herd immunity", è un processo di difesa indiretta da una malattia infettiva che si verifica nella popolazione quando la percentuale di persone con anticorpi (sia per vaccinazione che per immunizzazione naturale) supera una soglia critica, in modo che anche coloro che non sono vaccinati possano essere considerati ragionevolmente protetti.

Nelogismi  

Non c'è dubbio che la pandemia da Corona abbia avuto un impatto significativo sulla lingua, portando all'introduzione di numerosi nuovi termini nell'italiano. Se “ci riferissimo alla categoria dei neologismi senza fissare dei limiti cronologici potremmo dire che al di fuori dei lessemi ereditari [ ... ]tutto il resto del nostro vocabolario è composto da termini che in un determinato momento sono stati di nuova introduzione.”[27] Durante la pandemia, abbiamo osservato un aumento delle parole inglesi utilizzate nei giornali italiani, sia nuovi termini essenziali legati alla situazione, sia parole di lusso non indispensabili.

È sorta una controversia sull'uso dei termini "terza dose" e "booster", che sono diventati parte del vocabolario quotidiano delle persone. “Terza dose e booster sono ormai diventate parole comuni nel linguaggio di tutti i giorni. Chi l'ha prenotata, chi l'ha già ottenuta, chi sta scegliendo quale vaccino utilizzare per il richiamo alla vaccinazione anti Covid anche in virtù della diffusione della variante Omicron.”[28]

  • Vaccini Covid, la conferma: il booster protegge tutti, anche i più fragili.[29]
  • Covid, secondo booster con bivalente ha protetto per almeno 4 mesi.[30]
  • Covid, autorizzato il vaccino booster formulato con variante Beta.[31]

Vediamo da quanto sopracitato come la stampa enfatizza e utilizza la parola "booster" in più di un contesto. Il termine è stato impiegato con l'articolo determinativo maschile "il" e anche come aggettivo sostantivo. È diventato una parola di uso comune nella lingua italiana.

Per dose booster si intende “un'ulteriore dose di vaccino somministrata dopo il completamento del ciclo iniziale, a distanza di un certo periodo di tempo, al fine di mantenere o ripristinare un adeguato livello di protezione immunitaria nel tempo”[32], soprattutto in persone ad alto rischio a causa di condizioni di fragilità che aumentano il rischio di sviluppare malattie gravi o fatali.

L'Accademia della Crusca spiega l'origine della parola "booster": “Booster ha in inglese, in campo medico, un significato tecnico molto preciso, registrato dall’Oxford English Dictionary:  si tratta di una dose di vaccino che accresce e rinnova gli effetti di un’inoculazione precedente. In italiano, in questi casi, la letteratura medica usa fin dalla prima metà dello scorso secolo la parola “richiamo”.”[33]

Secondo Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, l'uso di booster appare “inutile e incomprensibile”([34]), soprattutto considerato il fatto che è rivolto a tutta la popolazione, presso la quale la competenza linguistica inglese è distribuita in modo disomogeneo. Marazzini afferma: “La diffusione indiscriminata e acritica, tramite i media e non solo, della parola booster da sola e senza l'equivalente italiano, che pure esiste, mostra che ancora una volta si è persa l'occasione di aiutare gli italiani a capire meglio, forse per 'educarli' all'abbandono della loro lingua, o per dimostrare che l'italiano non ha parole adatte. E questo non è vero, perché richiamo, per i vaccini, esiste dalla prima del Novecento”.

Il rilascio di permessi speciali per viaggiare tra i paesi al fine di determinare quali persone vaccinate possono lasciare il paese è noto come il Green Pass.

  • Varese, falsi tamponi positivi per evitare il vaccino, 11 indagati. Durante la pandemia con 500 euro si otteneva il Green Pass ([35])
  • Green pass, dove non serve: ristoranti negli hotel, piscine all’aperto, centri estivi, chiese.([36])

È un’espressione inglese, inizialmente utilizzata in Israele come traduzione dell'ebraico 'etichetta verde', composta dall'aggettivo green 'verde' e dal sostantivo pass 'permesso, documento che consente l'accesso e la circolazione libera in determinati luoghi'.

L’Accademia della Crusca ha sviluppato una definizione per questo termine: “Documento sanitario che attesta la vaccinazione contro il virus SARS-CoV-2, la guarigione dalla malattia COVID-19 negli ultimi sei mesi o la non positività alla malattia COVID-19 e che permette di accedere e circolare liberamente in determinati luoghi.”[37]

Il termine Green Pass è attualmente utilizzato per indicare il certificato digitale o stampabile, rilasciato dal Ministero della Salute, che attesta la vaccinazione contro il virus SARS-CoV-2, la guarigione dalla malattia COVID-19 negli ultimi sei mesi o l'esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare.

L'attuale significato sanitario del termine "Green Pass" ha origine in Israele, il primo paese a introdurre, nel febbraio del 2021, un certificato di vaccinazione anticovid o di guarigione dalla malattia per l'accesso a uffici, attività commerciali e luoghi pubblici.

I media principali italiani avrebbero iniziato ad utilizzare l'espressione con riferimento specifico al certificato israeliano, per poi estenderne l'uso anche a quello italiano, europeo e di altri paesi.

Inizialmente utilizzato come alternativa ad altre denominazioni, ufficiali e non, come passaporto o pass vaccinale, passaporto o pass sanitario, certificato o certificazione verde, passaporto verde, carta verde Covid, Covid pass e simili, “il termine green pass si è gradualmente diffuso come la variante più utilizzata nell'uso giornalistico e online, per poi estendersi anche alla lingua comune.”[38]

Dalle informazioni sopra riportate possiamo dedurre che il significato del termine è legato all'adozione del colore verde, indicando che tutte le procedure sono state eseguite correttamente, che il ciclo di vaccinazione è stato completato e che la persona è autorizzata a viaggiare o spostarsi liberamente, e così via.

Sono emersi molti nuovi termini di origine italiana.

Il Primo Ministro "Giuseppe Conte", all'epoca in carica, adottò molte decisioni immediate e severe per fronteggiare la situazione legata al Coronavirus.

  • Coronavirus, il testo del dpcm 11 marzo 2020 sulla chiusura delle attività commerciali.([39])
  • Coronavirus, cosa si ferma e cosa va avanti nel condominio con il Dpcm del 22 marzo.([40])

Dagli esempi precedenti notiamo che questo termine veniva talvolta scritto con la prima lettera maiuscola e talvolta minuscola, con o senza punti.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M.) "è un atto amministrativo di natura normativa"([41]), emesso dal Presidente del Consiglio dei Ministri su delega del Parlamento o del Capo dello Stato. Esso rappresenta una fonte normativa secondaria, poiché deriva da una fonte primaria (legge o Costituzione) e ha lo scopo di dettagliare e regolamentare l'applicazione di norme generali.

Il D.P.C.M. può riguardare diverse materie, tra cui l'organizzazione della pubblica amministrazione, l'attuazione di leggi o disposizioni normative, la gestione di servizi pubblici, l'adozione di misure urgenti in situazioni straordinarie, e altre questioni di rilevanza amministrativa. Secondo Treccani, il Dpcm è considerato uno dei neologismi dell’anno 2020.([42])

Quanto a questa procedura, presenta in qualche modo delle somiglianze con la procedura descritta in precedenza: È l’isolamento fiduciario

  • Covid, i ribelli dell'isolamento fiduciario: «Molti lo violano e generano focolai» [43]
  • Anche in Liguria, persone che si trovano, per loro richiesta, in isolamento fiduciario [44]

Da quanto sopra si nota che l'aggiunta dell'aggettivo "fiduciario" alla parola "isolamento" ha creato un nuovo termine che modifica il significato originale della parola. Un termine appropriato per i tempi di pandemia e le conseguenti condizioni di salute.

L'isolamento è disposto nei confronti di coloro che dichiarano spontaneamente di aver avuto contatti a rischio di contagio ed è generalmente attuato nel proprio domicilio. Consiste nella separazione tra coloro che hanno ricevuto una diagnosi accertata di infezione da SARS-CoV-2 (e quindi con esito positivo al tampone) e i soggetti sani, al fine di prevenire la trasmissione dell'infezione.

L'isolamento è definito in Italiano: “Segregazione di malati affetti da malattie epidemico-contagiose”([45]). Anche è considerato uno dei neologismi dell’anno 2020 secondo Treccani. ([46])

Ma sembra che le misure precedenti da sole non siano state sufficienti a fermare la diffusione della pandemia, quindi tutta l’Italia è stata dichiarata "zona rossa".

  • Coronavirus, gli angeli della zona rossa.([47])
  • Zona rossa, regole e autocertificazione: cosa si può fare e cosa no, chiusi negozi e locali. ([48])
  • Zona rossa più difficile, ok del Governo alle Regioni. No alle mini-quarantene per gli asintomatici. ([49])

L'origine del termine "zona rossa" risale al periodo della Prima Guerra Mondiale, quando venivano utilizzate delle mappe per indicare le aree soggette a pesanti bombardamenti o a rischio di attacchi nemici. Le zone più pericolose e critiche venivano contrassegnate con il colore rosso, da cui il termine "zona rossa" per indicare un'area ad alto rischio o pericolosa.

Il 10 marzo 2020 l'intero territorio italiano è stato dichiarato zona rossa a causa dell'epidemia di Coronavirus COVID-19. In tutta la nazione è stato obbligatorio seguire attentamente le disposizioni contenute nel Decreto firmato dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, come: “Stop a ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per comprovati motivi di lavoro, necessità e salute, vietati spostamenti da una regione all’altra e da un comune all’altro.” ([50])

In altre parole, la zona rossa è una misura di contenimento estremamente severa adottata per contrastare la diffusione della pandemia da Covid-19. In questa zona, vengono applicate restrizioni molto rigide, come il divieto di spostamenti non essenziali, la chiusura di attività commerciali non essenziali, e limitazioni agli assembramenti. Ma quando le cose cominciano a migliorare, per distinguere le zone sono stati usati altri colori invece del rosso, come l’arancione, il giallo e il bianco.

  • Coronavirus, cosa cambia con la zona arancione anche a Torino, Cuneo e Biella.([51])
  • Zona arancione, ecco le regioni a rischio. ([52])
  • Lazio zona gialla? ([53])
  • Arriva pure la zona bianca "rafforzata": cosa comporta.([54])

Zona arancione: è la designazione per indicare la misura intermedia anti Covid tra quella gialla e quella rossa. Non si può viaggiare dentro e fuori dalla regione, né spostarsi in un comune diverso da quello di residenza.

Zona gialla: Questa è la misura più mitigata tra quelle decise dal Governo per affrontare la pandemia di Covid. Consente la circolazione all'interno della Regione, permette la frequenza al 100% nelle scuole dell'infanzia, elementari e medie inferiori e di consumare nei bar e nei ristoranti dalle 5 alle 18. Treccani la definisce come: “Zona di sicurezza, l’accesso all’interno della quale è riservato alle persone autorizzate” ([55])

Zona bianca: è la più ambita fra le zone istituite per combattere la pandemia Covid. Questa zona è caratterizzata da meno restrizioni e viene attivata quando una regione raggiunge un livello di rischio "basso" per tre settimane consecutive, con un tasso di incidenza inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti.

I colori sono stati utilizzati in modo chiaro per distinguere le diverse zone in base al livello di rischio: l'associazione di zona e colore è stata un tentativo di contrastare la diffusione della malattia. È importante notare che il rosso indica il livello di pericolo più alto, mentre il bianco indica il livello di pericolo più basso.

Parole collocate

La pandemia ha dato origine a numerose parole collocate che sono diventate parte integrante del nostro vocabolario quotidiano, che spesso combinano un nome con un aggettivo per descrivere concetti legati alla situazione pandemica sia nel linguaggio parlato sia in quello scritto. “Il criterio definitorio di composto con struttura nome + aggettivo sembra quindi stare in questa proprietà dell'aggettivo. È questo duplice comportamento dell'aggettivo a permettere di collocare formazioni quali nave spaziale, sabbie mobili, cartone animato, giochi olimpici, acqua ragia, terraferma ecc. tra i composti. Ovviamente, trattandosi di costruzioni con testa a sinistra, l'interpretazione si sviluppa a partire dal costituente nominale.”[56]

La nuova fase è caratterizzata dalla ricerca di una cura per la malattia e dal tentativo di trovare un modo per fermarla. Uno di questi approcci consiste nel tentativo di potenziare l'immunità o nel lavoro per stimolare l'immunità innata.

  • Covid e immunità innata, scoperto un nuovo meccanismo di resistenza alla malattia. ([57])
  • Immunità naturale o artificiale? Una domanda che ha poco senso: ecco perché. ([58])

Si osserva che la stampa è interessata alla questione dell'immunità, esplorando modi per potenziarla e affrontando i diversi tipi di immunità. Esistono molti aggettivi che possono accompagnare la parola "immunità".

L'immunità innata, la prima barriera difensiva, “è un sistema più primitivo ma più rapido che entra in azione prima degli anticorpi e successivamente si affianca a essi”([59]). Tra le sue difese ci sono i recettori dell'immunità innata, che includono proteine presenti nel sangue che agiscono come sensori. Essi riconoscono i componenti microbici, come i carboidrati presenti negli involucri dei virus, o i segnali chimici di pericolo inviati dalle cellule sotto attacco, e provocano l'infiammazione per contrastare la minaccia.

Una volta che la persona è vaccinata e entra in contatto con il virus, il suo sistema immunitario lo identifica. Di conseguenza, il sistema è preparato a contrastare il virus. La maggior parte dei vaccini COVID-19 richiede due dosi per garantire l’immunità, mentre in alcuni casi il numero di dosi può aumentare fino a tre o quattro.  

  • Covid, oltre 6 milioni gli italiani senza la prima dose ([60])
  • Vaccini a Napoli, boom di prof per la seconda dose e scuole di nuovo nel caos.[61]
  • Covid, il nuovo vaccino bivalente per le terze e quarte dosi.([62])

I media hanno affrontato il tema della vaccinazione, discutendo dei diversi tipi di vaccini e della quantità di dosi necessarie. Si noti inoltre che i numeri ordinali sono stati utilizzati con la parola dose.

Pur essendo ampiamente utilizzata nella lingua comune, diffusasi attraverso i giornali e internet, l'espressione "green pass" non rappresenta il nome ufficiale del certificato adottato dal governo italiano, che è invece "certificazione verde COVID-19". Anche nei documenti e nelle comunicazioni ufficiali dell'Unione Europea, il nome ufficiale scelto per la certificazione digitale non è green pass, ma "EU Digital COVID Certificate".

  • Come funziona il certificato verde della Ue e perché non è un «passaporto vaccinale».([63])
  • Covid-19, come funziona il certificato verde per potersi spostare.([64])
  • Restano in vigore le regole sul certificato verde e su quello rafforzato.([65])

Anche l'attenzione dei media e la diffusione del termine italiano dimostrano il loro impegno nel sensibilizzare i lettori sull'importanza di ottenere il Certificato Verde. Va sottolineato che i giornali non si sono limitati a trasmettere solo il termine straniero "Green Pass" menzionato in precedenza, ma hanno anche fatto riferimento al termine italiano in uso.

Il Certificato Verde è un documento digitale rilasciato dalle autorità sanitarie che attesta la condizione di una persona in relazione al COVID-19. Contiene informazioni sullo stato di vaccinazione, sui risultati dei test o sul recupero da COVID-19. Il Certificato Verde facilita la partecipazione a eventi e viaggi, in quanto consente di dimostrare in modo sicuro il proprio status sanitario. Questo strumento è progettato per garantire la sicurezza e la tutela della salute pubblica, consentendo alle persone di partecipare a varie attività in modo responsabile e riducendo il rischio di diffusione del virus.

C’è stata un’altra misura che è stata ampiamente dibattuta:

  • Distanza fisica sì, distanza sociale no: combattere il virus rafforzando le relazioni.([66])
  • Distanza fisica sì, isolamento sociale no.([67])
  • Coronavirus: Accademia Crusca, 'Distanziamento fisico', non sociale.([68])
  • A fronte della circolazione di varianti del virus SarsCov2, per il distanziamento fisico un metro rimane la distanza minima da adottare. ([69])

Notiamo che ci sono molte parole usate per parlare della procedura: Distanza e Distanziamento nella stampa Italiana. Notiamo anche l'aggettivo fisico che compare con la parola Distanziamento sui giornali italiani.

Treccani lo definisce come: “Misura adottata durante la pandemia da Covid -19, consistente nel mantenere una distanza di almeno un metro da persona a persona, in modo da impedire il contagio tramite la diffusione di goccioline respiratorie tra gli individui.”[70]

Il dibattito sull'inefficacia dell'aggettivo "sociale" si è ampliato al di là del solo ambito linguistico, coinvolgendo questioni di natura politica e socio-culturale, come è comprensibile, soprattutto in contesti come questo, in cui la lingua ha un impatto evidente e immediato sulla realtà. Non sono mancate neanche proposte di alternative terminologiche: distanziamento interpersonale, distanziamento fisico, distanza fisica, distanza di sicurezza, distanza personale e riduzione dei contatti.

Tra le altre opzioni, sembra che la locuzione "distanziamento fisico" abbia ottenuto maggiori approvazioni, essendo formalmente simile all'ormai diffuso "distanziamento sociale" e evidenziando la preferenza per l'aggettivo "fisico".

Derivazione e Alterazione

Durante la pandemia da COVID-19, molte parole e termini hanno acquisito nuovi significati o hanno subito un cambiamento nel loro significato originale, attraverso l'uso di suffissi, senza cambiare la categoria grammaticale, perché nella lingua italiana “un elemento linguistico può avere più significati distinti o più sfumature di significato.” [71]

Un'altra misura adottata dal governo per combattere l'epidemia è la "quarantena": La "quarantena" è una misura di isolamento adottata per limitare la diffusione di malattie infettive. In questo contesto, il governo impone restrizioni di movimento e contatto sociale per le persone che sono state esposte a un'epidemia o che potrebbero essere portatrici del virus.

Durante la "quarantena", le persone sono tenute a rimanere a casa o in luoghi designati, evitando il contatto con gli altri e seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie. Questa misura è finalizzata a ridurre la trasmissione del virus e a proteggere la salute pubblica.

  • Covid, sentenza storica: “La quarantena per tutti è incostituzionale”.([72])
  • Covid, dal ministero della Salute via libera alla riduzione della quarantena da 7 a 5 giorni.([73])

La parola "quarantena" deriva dalla parola "quaranta" a cui è stato aggiunto il suffisso "-ena".  In Italiano significa: “Periodo di tempo di quaranta giorni.[...] Periodo di isolamento, in origine di quaranta giorni e successivamente anche più breve, di persone o animali colpiti da malattie infettive contagiose o sospette tali. ” [74]

Oggi, la quarantena viene utilizzata per limitare la diffusione di malattie contagiose che possono colpire persone, animali o oggetti. Durante la quarantena, gli individui o gli oggetti sospetti vengono isolati e monitorati per un periodo specifico, il quale varia a seconda della malattia e del suo periodo d'incubazione. Ad esempio, una persona o un oggetto potrebbe essere messo in quarantena per venti, quindici o otto giorni a seconda delle circostanze.[75]

Per quanto riguarda la quarantena, si applica alle persone sane che potrebbero essere state esposte. Questo termine deriva dalla pratica di isolare le navi provenienti da zone colpite dalla peste nel XIV secolo.([76]) Durante questo periodo, le navi rimanevano in isolamento per prevenire la diffusione della malattia.

La quarantena consiste nella restrizione dei movimenti e dei contatti con l'obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi, identificare velocemente nuovi casi di infezione e limitare il rischio di nuovi contagi.

Un altro elemento importante per prevenire la pandemia, sottolineato da tutti i partiti per il suo ruolo e la necessità di prestarvi attenzione, è l'uso della mascherina.

  • Il Governo pronto a lasciare le mascherine al chiuso se il virus rialza la testa([77])
  • La mascherina resta d'obbligo alla maturità([78])

La parola mascherina è diminutivo della parola maschera a cui è stato aggiunto il suffisso "-ina".

la parola  "mascherina" ha subito una trasformazione significativa a causa della pandemia di Covid-19. Prima dell'emergenza sanitaria, la parola aveva diverse accezioni, tra cui:

  1. Una persona il cui inganno è facile da svelare ("Ti conosco, mascherina!")([79]).
  2. Una striscia di tela usata per coprire gli occhi e dormire meglio.
  3. Una parte dell'auto.

La mascherina è diventata un simbolo importante nella lotta contro la diffusione del virus, ed è diventata un'abitudine quotidiana per molte persone. È stata oggetto di dibattiti e discussioni su come utilizzarla correttamente, su quale tipo di mascherina sia più efficace e su quando sia opportuno indossarla.

Inoltre, l'uso della mascherina è stato regolamentato dalle autorità sanitarie e governative in molti paesi come parte delle misure preventive per contrastare la diffusione del virus. Questo ha portato a una maggiore consapevolezza sull'importanza della mascherina nella protezione della salute pubblica.

 

 

 

 

 

 

Conclusioni

In conclusione, la mia analisi lessicale degli articoli che trattavano di decisioni politiche e misure precauzionali contro Corona mostra che sulla stampa italiana sono apparsi numerosi termini legati a questo argomento. Questi termini includono parole come "lockdown", "dpcm", "isolamento", "quarantena", e molti altri. Questo dimostra l'ampia gamma di questioni e dibattiti che hanno caratterizzato la copertura mediatica della pandemia in Italia.

La mia analisi lessicale degli articoli mostra che le parole possono essere classificate in tre categorie: parole prese in prestito, cioè parole che sono state adottate dalla lingua straniera e utilizzate nella lingua italiana senza tradurle, parole di origine straniera, ovvero parole che provengono da altre lingue e sono entrate a far parte della lingua italiana, neologismi, ossia parole di nuova creazione che entrano a far parte del lessico italiano.

C'è un gruppo di parole che hanno subito derivazione e alterazione: parole che esistevano già prima della pandemia ma che si sono evolute acquisendo nuovi significati a causa della pandemia. Indubbiamente si è fatto uso anche di una terminologia tecnica. La stampa ha affrontato il tema dei vaccini, delle dosi e dell'immunità, introducendo molti termini come cluster, screening e contact tracing, tutti appartenenti all'ambito medico e che stanno diventando parte del linguaggio comune.

 Molti termini inglesi sono stati adottati dai giornali italiani, indicando un forte assorbimento di nuovi vocaboli nella lingua italiana, anche se di origine straniera. Sono stati introdotti numerosi prestiti linguistici di parole straniere e, nonostante alcuni li considerino talvolta ingiustificati, sono ormai parte integrante del linguaggio comune.

Come già accennato, la pandemia da Corona ha avuto conseguenze su tutti i settori e per contrastarla sono state adottate decisioni immediate. È stato inevitabile che i giornali e i media rispondessero a questi avvenimenti e decisioni, riportandoli non appena si verificavano. Una delle conseguenze di ciò è certamente l'arricchimento del vocabolario e della terminologia che sono stati introdotti nella stampa e nei media a seguito della copertura degli eventi legati alla pandemia.

L'impatto della pandemia ha portato a una continua evoluzione della lingua, creando un nuovo lessico che non è più specifico solo delle pandemie, ma può essere utilizzato in tutti i contesti. Anche se la pandemia non è più considerata uno stato di emergenza, non possiamo ancora valutare appieno l'entità del suo impatto e fino a che punto l'evoluzione della lingua continuerà.

Attraverso questo studio, ho cercato di evidenziare l'arricchimento e la diversità linguistica presenti nella lingua italiana, soprattutto nei giornali e nei media durante la pandemia. Nonostante questi siano tempi estremamente difficili per tutta l'umanità, siamo riusciti a sviluppare un nuovo vocabolario per descriverli e definirli. Questo è di per sé un segnale positivo che merita approfondimenti, studio e scrittura.  

 

[1] De Mauro, Tullio, Storia linguistica dell’Italia unita, Roma-Bari, Editori Laterza, 1998, P. 431

[2] Serianni, Luca e Antonelli, Giuseppe, Manuale di linguistica italiana, Storia, attualità, grammatica, Milano-Torino, Bruno Mondadori, 2011, P. 181

[3] https://www.ilgiornale.it/news/politica/salvini-si-pente-lockdown-e-chiude-porte-draghi-2068546.html

[4]https://www.repubblica.it/cronaca/2022/03/29/news/covid_linea_dura_di_shanghai_tutti_in_lockdown_per_tremila_contagi-343217681/

[5]https://www.repubblica.it/esteri/2022/11/28/news/pechino_manifestazioni_covid_universita_studentessa_italiana-376465625/

[6] cfr. https://accademiadellacrusca.it/it/parole-nuove/lockdown/18465

[7] https://www.repubblica.it/dossier/tecnologia/rivoluzione-smart-working/2020/05/25/news/il_cambiamento_che_rendera_migliore_il_lavoro_e_l_ambiente-257357039/

[8]https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2021/04/07/news/calcio_cluster_nazionale_tre_nuovi_positivi-295391437/

[9] https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/covid_napoli_ospedale_cardarelli-6827171.html

[10] https://www.ilgiornale.it/news/politica/cluster-allospedale-umberto-i-risultati-positivi-tredici-1897140.html

[11] https://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/coronavirus_pescara_screening_massa_vaccino-5675284.html

[12] https://www.ilsole24ore.com/art/non-solo-tamponi-caccia-virus-screening-massa-e-test-i-lavoratori-ADNGLKH

[13] https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/28/covid-brusaferro-tamponi-negativi-e-screening-di-massa-non-sono-patentino-dimmunita/6019799/

[14] https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/16/coronavirus-cosi-e-fallito-il-contact-tracing-solo-9mila-tracciatori-da-giugno-le-regioni-hanno-fatto-275-assunzioni/5968266/

[15] https://www.infodata.ilsole24ore.com/2022/01/23/covid-19-funzionato-le-app-contact-tracing-caso-immuni/

[16] https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-dati-reali-e-fake-news-e-sole-24-ore-quotidiano-piu-affidabile-ADEVPMG

[17]https://www.repubblica.it/esteri/2020/04/01/news/coronavirus_le_fake_news_che_destabilizzano_l_ue_a_favore_di_russia_e_cina-252885347/

[18] Dardano, Maurizio e Trifone, Pietro, Grammatica Italiana con nozioni di linguistica, Bologna, Zanichelli, 1995, P. 639

[19] Sensini, Marcello, La grammatica della lingua italiana, Milano, Oscar Mondadori,1990, P.592

[20] https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/03/27/coronavirus-harvard-distanziamento-sociale-fino-al-2022-a-rubinetto-nature-non-si-sa-quanto-dovranno-durare-misure/5750341/

[21]https://www.ilmattino.it/primopiano/sanita/covid_distanziamento_sociale_ancora_fondamentale_combattere_la_pandemia-5986326.html

[22] https://www.ilmattino.it/tecnologia/internet/veepee_e_commerce_ultime_notizie_oggi-5201496.html

[23] https://accademiadellacrusca.it/it/parole-nuove/distanziamento-sociale/18462

[24] https://www.repubblica.it/salute/medicina-e-ricerca/2020/03/14/news/coronavirus_cos_e_l_immunita_di_gregge_e_perche_potrebbe_non_funzionare-251248421/

[25] https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_maggio_30/immunita-gregge-sars-cov-2-un-utopia-sempre-piu-lontana-c01ad090-a267-11ea-bc2b-bdd292787b00.shtml

[26] https://www.ilmattino.it/primopiano/esteri/coronavirus_immunita_gregge_regno_unito_cosa_significa-5152698.html

[27] Palermo, Massimo, Linguistica italiana,  Bologna, il Mulino, 2015, P.145

[28] https://www.ilmessaggero.it/salute/focus/booster_terza_dose_differenza_cosa_cambia-6385864.html?refresh_ce

[29] https://www.repubblica.it/salute/2023/01/30/news/covid_vaccini_riduzione_decessi-385356938/

[30] https://www.sanita24.ilsole24ore.com/art/dal-governo/2023-07-19/covid-secondo-booster-bivalente-ha-protetto-almeno-4-mesi-130332.php?uuid=AFydrTH&fromSearch

[31] https://www.ilgiornale.it/news/farmaci-e-terapie/covid-autorizzato-vaccino-booster-formulato-variante-beta-2085850.html

[32] https://www.treccani.it/vocabolario/booster_%28Neologismi%29/

[33] https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/titolo/18484

[34] https://accademiadellacrusca.it/it/contenuti/il-presidente-dell-accademia-sull-uso-di-emboosterem/18483

[35]https://milano.repubblica.it/cronaca/2022/12/01/news/varese_falsi_tamponi_positivi_per_evitare_il_vaccino_11_indagati_durante_la_pandemia_con_500_euro_ottenevano_il_green_pass-377051123/

[36] https://www.ilsole24ore.com/art/dai-ristoranti-hotel-piscine-all-aperto-centri-estivi-chiese-dove-non-serve-green-pass-AEtClbb

[37] https://accademiadellacrusca.it/it/parole-nuove/green-pass/20510

[38] Ibidem

[39] https://www.repubblica.it/cronaca/2020/03/11/news/coronavirus_dpcm_11_marzo_2020_negozi_chiusi-251007567/

[40] https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-cosa-si-ferma-e-cosa-va-avanti-condominio-il-dpcm-22-marzo-ADeACFF

[41] https://www.confesercenti.siena.it/news/dl-dpcm-ordinanzea-che-significa#:~:text=Il%20Decreto%20del%20Presidente%20del,in%20forma%20di%20atto%20amministrativo.

[42] Cfr. https://www.treccani.it/vocabolario/dpcm_%28Neologismi%29/

[43]https://www.ilmessaggero.it/roma/news/covid_contagi_ultime_notizie_isolamento_fiduciario_violazioni_focolai-5545368.html

[44]https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/02/01/news/task_force_sul_coronavirus_se_necessario_subito_pronti_-247280944/

[45] Zingarelli, Nicola, Lo Zingarelli 1998. Vocabolario della lingua italiana, Bologna, Zanichelli, 1997,P. 927

[46] https://www.treccani.it/vocabolario/isolamento-fiduciario_(Neologismi)/

[47] https://www.corriere.it/politica/cards/coronavirus-angeli-zona-rossa/dall-esperienza-ruanda-lodigiano-qui-informare.shtml

[48] Zona rossa, regole e autocertificazione: cosa si può fare e cosa no- Corriere.it

[49] Zona rossa più difficile, ok del Governo alle Regioni. No alle mini-quarantene per gli asintomatici (ilmessaggero.it)

[50] https://www.ilmessaggero.it/t/zona-rossa#show

[51]https://torino.repubblica.it/cronaca/2020/03/10/news/coronavirus_cosa_cambia_con_la_zona_arancione_a_torino_cunoe_e_biella-250824949/#google_vignette

[52]https://www.ilmessaggero.it/politica/zona_arancione_lombardia_lazio_veneto_friuli_marche_calabria_liguria_emilia_regole_dicembre_2021-6397418.html

[53] https://www.ilmessaggero.it/roma/news/lazio_zona_gialla_zingaretti_cosa_ha_detto_mascherine_news-6401755.html

[54] https://www.ilgiornale.it/news/cronache/zona-bianca-1-giugno-ristoranti-anche-chiuso-e-7-coprifuoco-1949540.html

[55] https://www.treccani.it/vocabolario/zona-gialla_(Neologismi)/?search=zona%20gialla

[56] Grossman, Maria e Rainer, Franz (a c. di), La formazione delle parole in italiano, Tübingen, Max Niemeyer Verlag, 2004, P. 44

[57] https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/22_gennaio_31/covid-immunita-innata-0092f6d4-8290-11ec-aab0-830a654a2007.shtml

[58] https://www.repubblica.it/salute/2022/02/14/news/immunita_naturale_covid_watch-337352233/

[59] https://www.nature.com/articles/d43978-022-00021-4#:~:text=Quando%20si%20parla%20di%20risposta,che%20si%20sviluppino%20gli%20anticorpi.

[60] https://www.ilmessaggero.it/video/salute/covid_oltre_6_milioni_italiani_senza_la_prima_dose-6375537.html

[61] https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/vaccini_a_napoli_ultime_notizie_seconda_dose_professori_e_docenti-5951878.html

[62] https://www.repubblica.it/cronaca/2022/09/07/news/covid_vaccino_bivalente_quarta_dose-364607269/

[63] https://24plus.ilsole24ore.com/art/come-funziona-certificato-verde-ue-e-perche-non-e-passaporto-vaccinale-AD2Q7uTB

[64] https://www.repubblica.it/salute/2021/04/28/news/certificato_verde-298341720/

[65]https://www.adnkronos.com/search?query=Certificato%20AND%20verde&page=17&searchText=Certificato+verde&words=all&sorting=-pubInfo.publicationTime&startDay=01&startMonth=01&startYear=2021&startDate=&endDay=01&endMonth=12&endYear=2022&endDate=&attributes.mainsection=/politica/&filter=on

[66] https://www.repubblica.it/moda-e-beauty/2020/11/09/news/distanziamento_fisico_non_sociale_benessere_emotivo_psicologia_distanza_emotiva-291297073/

[67] https://www.ilsole24ore.com/art/distanza-fisica-si-isolamento-sociale-no-AD2TFmDB

[68] https://www.iltempo.it/adnkronos/2021/01/24/news/-coronavirus-accademia-crusca-distanziamento-fisico-non-sociale--25987173/

[69]https://www.repubblica.it/cronaca/2021/03/16/news/covid_ecco_le_raccomandazioni_contro_il_virus_con_varianti_2_metri_di_distanza_mentre_si_mangia_quarantena_anche_per_chi-292521308/

[70] https://www.treccani.it/vocabolario/distanziamento-fisico/?search=distanziam%C3%A9nto%20fisico

[71] Serianni, Luca e Antonelli, Giuseppe, Manuale di linguistica italiana, Storia, attualità, grammatica, Op. cit. P.118

[72] https://www.nicolaporro.it/covid-sentenza-storica-la-quarantena-per-tutti-e-incostituzionale/?utm_source=partner&utm_medium=link&utm_campaign=porro&utm_source=partner&utm_medium=link&utm_campaign=porro

[73] https://www.repubblica.it/cronaca/2022/08/31/news/ministero_salute_circolare_quarantena_giorni-363688734/

[74] Zingarelli, Nicola, Lo Zingarelli. Vocabolario Della Lingua Italiana, Bologna, Zanichelli, 1998,P. 1423

[75]cfr. https://www.treccani.it/enciclopedia/quarantena_(Dizionario-di-Medicina)/

[76] cfr. https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/una-quarantena-pu%C3%B2-durare-anche-solo-quattordici-giorni/1745

[77] https://www.ilsole24ore.com/art/il-governo-pronto-lasciare-mascherine-chiuso-se-virus-rialza-testa-AEQB6XLB

[78] https://www.ilgiornale.it/news/politica/mascherina-resta-dobbligo-maturit-2037938.html

[79] Zingarelli, Nicola, Op. cit. P. 1035

Bibliografia generale
Libri consultati
- Beccaria, Gian Luigi, L’italiano in 100 Parole, RCS (Rizzoli), Milano, 2014.
 
- Dardano, Maurizio, e Trifone, Pietro, La Lingua Italiana : Morfologia, Sintassi, Fonologia, Formazione Delle Parole, Lessico, Nozioni Di Linguistica E Sociolinguistica. Bologna: Zanichelli. 1985.
 
- Dardano, Maurizio e Trifone, Pietro, Grammatica Italiana Con Nozioni di Linguistica, Bologna, Zanichelli, 1995
 
- De Mauro, Tullio, Storia Linguistica Dell’Italia Unita, Roma-Bari, Editori Laterza, 1998
 
- Gheno, Vera, Parole contro la paura, Milano, Longanesi, 2020.
 
- Grossman, Maria e Rainer, Franz (a cura di), La Formazione delle Parole in Italiano, Tübingen, Max Niemeyer Verlag, 2004
- Palermo, Massimo, Linguistica Italiana,  Bologna, il Mulino, 2015
 
- Sensini, Marcello, La Grammatica Della Lingua Italiana, Milano, Oscar Mondadori, 1990
 
- Serianni, Luca (con la collaborazione di Alberto Castelvecchi), Grammatica Italiana. Italiano comune e lingua letteraria, Suoni, forme, costrutti, Torino, UTET,1988.
 
- Serianni, Luca, Un Treno Di Sintomi I Medici E Le Parole: Percorsi Linguistici
Nel Passato E Nel Presente, Milano, Garzanti Libri, 2005.
 
- Serianni, Luca e Antonelli, Giuseppe, Manuale di Linguistica Italiana, Storia, Attualità, Frammatica, Milano-Torino, Bruno Mondadori, 2011
 
- Tarro, Giulio (in collaborazione con Francesco Santoianni), Emergenza Covid.  Dal Lockdown Alla Vaccinazione Di Massa. Cosa, Invece, Si Sarebbe Potuto - E Si Può Ancora - Fare-, Roma, LantiDiplomatico, 2021.        
 
- Zingarelli, Nicola, Lo Zingarelli. Vocabolario Della Lingua Italiana, Bologna, Zanichelli, 1998
- Zoppetti, Antonio, diciamolo in Italiano Gli abusi dell’inglese nel lessico dell’Italia e incolla, Milano, Ulrico Hoepli Editore, 2017.
- Zoppetti, Antonio, Lo Tsunami Degli Anglicismi : Gli Effetti Collaterali Della Globalizzazione Linguistica, Firenze, goWare, 2023.
 
 
 
Sitografia