Problematiche traduttive dei nomi in “novelle per un anno”

Document Type : Original Article

Author

Italian department, faculty of foreign languages and translation , MUST university, Giza, Egypt

Abstract

This study deals with the linguistic analysis of some translation problems in the short story collection "Novelle per un anno" by the author Luigi Pirandello, translated into Arabic by the Libyan linguist Khalifa Tillisi. The aim of the thesis is to highlight the lexical linguistic difficulties encountered and the translation procedures used in the translation, from Italian into Arabic, by the translator during the translation process, trying to find more suitable and convenient alternatives. The research is divided into introduction, chapter and conclusion. In the introduction I will deal with the concept of semantics and its importance in translation, especially the literary one. Then in the research itself I will throw light on the semantic problems concerning the translation of the names manifested in the Arabic version. Then, in the conclusion, the results of the research will be presented. I hope with this study that I can contributed at least in part to clarify to the reader of translations what must be taken into account in order to avoid the translation problems encountered in the translation of names in a certain context.

Keywords



Abstract:
This study deals with the linguistic analysis of some translation problems in the short story collection "Novelle per un anno" by the author Luigi Pirandello, translated into Arabic by the Libyan linguist Khalifa Tillisi. The aim of the thesis is to highlight the lexical linguistic difficulties encountered and the translation procedures used in the translation, from Italian into Arabic, by the translator during the translation process, trying to find more suitable and convenient alternatives. The research is divided into introduction, chapter and conclusion. In the introduction I will deal with the concept of semantics and its importance in translation, especially the literary one. Then in the research itself I will throw light on the semantic problems concerning the translation of the names manifested in the Arabic version. Then, in the conclusion, the results of the research will be presented. I hope with this study that I can contributed at least in part to clarify to the reader of translations what must be taken into account in order to avoid the translation problems encountered in the translation of names in a certain context.
KeyWords: Semantics, Name, Pirandello, novelle per un anno, Translation problems
Riassunto
Il presente studio tratta l’analisi linguistica di alcune problematiche traduttive nella raccolta “Novelle per un anno” dell’autore Luigi Pirandello, tradotto in arabo dal linguista libico Khalifa Tillisi. L’obiettivo della tesi è quello di evidenziare le difficoltà linguistiche lessicali incontrate ed i procedimenti traduttivi utilizzati nella traduzione, dall’italiano in arabo, da parte del traduttore durante il processo di traduzione, cercando di trovare delle alternative più adatte e convenienti. La ricerca si divide in introduzione, capitolo e conclusione. Nell’introduzione tratterò il concetto della semantica e la sua importanza nella traduzione soprattutto quella letteraria. Poi nella ricerca stessa getterò luce sulle problematiche semantiche riguardanti la traduzione dei nomi manifestate nella versione araba. Poi, nella conclusione, saranno presentati gli esiti della ricerca.
Parole chiavi: Semantica - Nome - Pirandello – Novelle per un anno – Problematiche traduttive
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ntroduzione
La semantica è la parte della linguistica che studia il significato delle parole,
degli insiemi di parole, delle frasi e dei testi. È una tipica scienza di frontiera, perché si trova
in rapporto con altre discipline, come la semiologia, la logica, la psicologia, la teoria delle
comunicazioni, la stilistica e la critica letteraria.
Pur ricordando le parole di Beccaria per il quale << il come tradurre una parola è meno importante
di come tradurre la frase e il suo ritmo>> (Cfr. Beccaria, 1993, p.277), è comunque un fatto che
anche la dimensione lessicale presenta notevoli difficoltà per il traduttore, in particolare per quello
letterario: e questo già solo perché si tratta del livello in cui i problemi sono quantitativamente più
numerosi. In altre parole, la strategia traduttiva che si sceglie in riferimento al momento stilisticosintattico
rimane in generale più omogenea per tutta la durata del testo. Il livello lessicale propone
in continuazione una serie ininterrotta di problemi di difficile sistematizzazione, in quanto le
soluzioni che si propongono nella dimensione lessicale sono in linea di massima ancora più
numerosi di quelle che si offrono a livello sintattico. (Cfr. Rega, 2001, p.153)
Il primo problema con cui si scontra la semantica è la definizione stessa di che cosa sia il
significato: se è facile e sicuro dire cos'è il significante, ossia la parte materiale dei segni linguistici,
definire e analizzare il significato rimane invece assai problematico. Il significato non è ‘visibile’,
esso rappresenta il legame fra la lingua, la mente e il mondo esterno. (Cfr. Van Dijk, 1980, p.37)
Nella seguente parte verranno analizzati alcuni esempi che rispecchiano come la semantica
influisca il senso e lo spirito del testo:
1. Analisi lessicale:
Non basta, infatti, conoscere il significato di un dato termine nel dizionario per poter tradurlo
correttamente all'interno di un testo. Vale a dire che, dato l'intero spettro del contenuto messo a
disposizione da un dizionario, il traduttore deve scegliere l'accezione o il senso più adatto,
ragionevole e rilevante in quel contesto. (Cfr. Eco, 2014, p.45)
Ora tratterò alcuni esempi riguardanti la traduzione del lessico:
1.1 Nome
Il nome o sostantivo è la parte del discorso con la quale si designano esseri animati, cose, idee,
concetti, stati d’animo, azioni o fatti.
Il nome ha una funzione fondamentale nell’ambito del processo comunicativo, sia sul piano
semantico sia sul piano sintattico. Sul piano semantico, il nome è il segno linguistico che permette
di denominare tutti gli aspetti della realtà esterna all’uomo e anche quelli appartenenti alla sua
sfera intellettiva e affettiva: sul nome, dunque, si fonda la possibilità stessa di entrare in rapporto
con il reale e di farlo oggetto di un messaggio trasmissibile e comprensibile. (Cfr. Sensini, 1997,
p.83)
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- “E sua madre – egli lo ricordava – parlandogli di lei, gli aveva detto ch’era buona e attenta, di squisite maniere, colta, intelligente; e tale egli ora la sperimentava nelle cure che aveva per lui, nei conforti che gli dava.” (Una voce, p.1493)
- "وإنه ليذکر أن أمه قد حدثته عنها، وذکرت له، أنها فتاة طيبة ونبيهة، وحرکاتها لطيفة وهي مثقفة وذکية. صفات أصبح
يلمسها الآن في رعايتها له، وعطفها عليه، وفي الأنس الذي تدخله على نفسه." )صوت، ص 8 )
Si vede nella frase “gli aveva detto ch’era buona e attenta, di squisite maniere” che la parola “maniere” è stata tradotta in "حرکات" . A mio parere, il traduttore non ha scelto la parola adatta per tradurla e avrebbe dovuto dire "راقية السلوک" dato che “maniera” in Treccani vuol dire (modo di comportarsi nei rapporti con altre persone, soprattutto per quanto riguarda le forme esteriori, la finezza o meno del tratto).1
- “Ecco qua il dottor Falci, Silvio – disse Lydia, entrando convulsa. – abbiamo chiarito di là un equivoco.” (Una voce, p.1502)
- "ودخلت عليه، وهي ترتجف، ثم قدمت إليه الدکتور قائلة: هذا هو الدکتور )فالشي(، لقد أوضحنا هناک أشکالاً خاصة." )صوت،
ص 16 )
Nella frase “abbiamo chiarito di là un equivoco” il traduttore ha tradotto la parola “equivoco” in
"أشکالاً خاصة " che secondo me non è adatta siccome “equivoco” significa in Garzanti (interpretazione sbagliata; errore derivato dallo scambiare una persona o una cosa con altra simile; malinteso) (Garzanti, 1994, p.435). La traduzione giusta sarebbe "لقد اوضحنا هناک سوء فهم/ التباس" .
- “Guardi, signorina: sarà anche puntiglio da parte mia, non nego; le dico anzi che io non prenderò nulla dal marchese, se egli verrà nella mia clinica, dove avrà tutte le cure e l’aiuto che la scienza può prestargli, disinteressatamente.” (Una voce, p.1501)
"تأملي يا آنسة ربما کانت هذه قسوة مني، لا أستطيع أن أنکرها. وأزيدک أنني لن أتقاضى شيئا من المرکيز إذا زارني في عيادتي
حيث يجد کل عناية وکل مساعدة يستطيع أن يقدمها إليه العلم بلا مقابل." )صوت، ص 15 )
Il traduttore qui ha tradotto la parola “puntiglio” che in Garzanti vale a dire (ostinazione caparbia di chi sostiene un’idea) (Garzanti, 1994, p.1002) in "قسوة" che vuol dire (severità o durezza). Secondo me sarebbe meglio tradurla in "عناد، دقة" . Così la traduzione adeguata sarebbe:
1 https://www.treccani.it/vocabolario/maniera/
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"تأملي يا آنسة ربما کان هذا عناد مني، لا أستطيع أن أنکره. وأزيدک أنني لن أتقاضى شيئا من المرکيز إذا زارني في عيادتي
حيث يجد کل عناية وکل مساعدة يستطيع أن يقدمها إليه العلم بلا مقابل."
“Aveva, sì, disposto la biancheria nel cassettone, appeso qualche abito nell’armadio; ma poi, alle pareti, sugli altri mobili, nulla: né un astuccio, né un libro, né un ritratto; mai sul tavolino qualche busta lacerata; mai su qualche seggiola un capo di biancheria lasciato, un colletto, una cravatta, a dar segno ch’egli lì si considerava in casa sua.” (Il lume dell’altra casa, p.2814)
"فقد وضع ملابسه في صندوق وعلق بعضها الآخر في الخزانة، ولکن الجدران وبقية الأثاث لم يضع عليها شيئا . فلا کتاب على
مقعد ولا إطار على الجدار. لم يترک فوق الخزانة الصغيرة حتى غلافا ممزقا من رسائله. ولم يترک ابدا شيئا من ملابسه على
أحد المقاعد، فلا رقبة قميص ولا رباط عنق، ولا أي شئ يدل على أنه يعتبر نفسه مقيما في بيته." )نور الجيران، ص 23 )
Si osserva che Tillisi ha tradotto la parola “tavolino”che significa (piccolo tavolo) in "الخزانة" che vuol dire (armadio). A quanto pare questa traduzione non è precisa ed avrebbe dovuto tradurla in
"الطاولة الصغيرة" .
Una traduzione più accurata potrebbe essere:
"فقد وضع ملابسه في صندوق وعلق بعضها الآخر في الخزانة، ولکن الجدران وبقية الأثاث لم يضع عليها شيئا . فلا
يوجد علبة، ولا کتاب على مقعد، ولا إطار على الجدار. لم يترک فوق الطاولة الصغيرة حتى غلافا ممزقا من رسائله.
ولم يترک ابدا شيئا من ملابسه على أحد المقاعد، فلا رقبة قميص ولا رباط عنق، ولا أي شئ يدل على أنه يعتبر نفسه
مقيما في بيته".
- “La devastazione, che quei pensieri e questa doglia gli dovevano aver fatto nell’anima, era evidentissima nella fissità spasimosa degli occhi chiari, acuti, nel pallore del volto disfatto, nella precoce brizzolatura della barba incolta.” (Il lume dell’altra casa, p.2816)
"کان الفساد الذي أصابت به هذه الأفکار نفسه واضحا في ذهول عينيه الحزينتين الصافتين الحادتين، وفي شحوب وجهه
المنکسر، وفي الشيب الذي وخط لحيته المهملة." )نور الجيران، ص 25 )
Nella frase “La devastazione, che quei pensieri e questa doglia gli dovevano aver fatto nell’anima, era evidentissima nella fissità spasimosa degli occhi” notiamo che il nome “devastazione” è stato tradotto in "الفساد" che vuol dire (corruzione). Secondo me avrebbe dovuto dire "إجتياح" dato che “devastazione” in Treccani significa (rovina, stato di squallore e di desolazione)2. La traduzione giusta del paragrafo intero sarebbe:
"کان الدمار النفسي الذي أصاب نفسه بسبب تلک الأفکار وهذا الألم واضحا في حملقة عينيه الحزينتين الصافتين الحادتين، وفي
شحوب وجهه المنهک، وفي الشيب المبکر الذي وخط لحيته المهملة. "
2 https://www.treccani.it/vocabolario/devastazione/
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- “S’era seduto sul piccolo canapè dietro al tavolino, e sbarrava gli occhi invagati nell’ombra che a mano a mano s’addensava nella cameretta, mentre ai vetri smoriva tristissimo l’ultimo barlume del crepuscolo.” (Il lume dell’altra casa, p.2818)
"کان جالسا على مقعد صغير خلف المنضدة، يسرح بصره في ظلام الحجرة الذي أخذ في التکاثف تدريجيا حين أخذت تحتضر
على زجاج النوافذ آخر أضواء الغروب.." )نور الجيران، ص 27 )
Il traduttore qui ha tradotto la parola “canapè” che vuol dire (divano imbottito a più posti, fornito di braccioli e spalliera, usato per lo più come mobile da salotto)3 in "مقعد" . Dal mio punto di vista, sarebbe meglio dire "أريکة، کنبة" . Così, La traduzione giusta sarebbe:
" کان جالسا على أريکة صغيرة خلف المنضدة الصغيرة، يفتح عينيه الشاردة في ظلام الحجرة الضيقة الذي أخذ في التکاثف
تدريجيا حين أخذت تحتضر على زجاج النوافذ آخر أضواء الغروب."
- “Permesso? Il lume. No, grazie, - rispose il Buti, di là. – sto per uscire. (Il lume dell’altra casa, p.2818)
"إذنا ؟.. المصباح. وأجابها من خلف الباب: لا.. شکرا .. إنني خارج.." )نور الجيران، ص 27 )
Il traduttore qui ha tradotto la domanda “permesso?” in una sola parola "إذنا ؟" . Secondo me, è una traduzione letterale e avrebbe dovuto tradurla in una intera frase "أتأذن/ أتسمح لي بالدخول؟" .
- “Quei due fabbricati altissimi, che aprivano l’uno contro l’altro così da presso gli occhi delle loro finestre, non lasciavano vedere né, in alto, la striscia chiara di cielo, né, in basso, la striscia nera di terra, chiusa all’imboccatura da un cancello; non lasciavano mai penetrare né un raggio di sole, né un raggio di luna.” (Il lume dell’altra casa, p.2822)
"إن هاتين العمارتين المواجهتين لم تکن نوافذهما لتساعد على رؤية ذلک الشريط الصغير المشرق من السماء ولا ذلک الشريط
المظلم من الأرض، حيث يقع المدخل. إنهما عمارتان لا يدخلهما نور الشمس ولا نور القمر." )نور الجيران، ص 30 )
In questo periodo Tillisi ha tradotto la parola “striscia” in "شريط" . A mio avviso è una traduzione letterale e non ha senso nella frase dato che “striscia” qui vuol dire (porzione sottile, ed estesa nel senso della lunghezza, di terreno e, per estensione, di cielo, mare)4. Dunque, La traduzione giusta sarebbe:
"إن هاتين العمارتين العاليتين المواجهتين لم تکن نوافذهما لتساعد على رؤية هذا الجزء من السماء السماء المشرقة ولا م ن
الأرض المظلمة، حيث يقع مدخل البوابة. إنهما عمارتان لا يدخلهما نور الشمس ولا نور القمر."
- “Era timido, e non osava dimostrare in quei primi giorni l’avvilimento, la mortificazione, che
3 https://www.treccani.it/vocabolario/canape
4 https://www.treccani.it/vocabolario/striscia/
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cominciava a provare nel dover seguire così, in tutto e per tutto, l’esperienza, il consiglio, i gusti, le inclinazioni di quel primo marito.” (La buon’anima, p.479)
"کان خجولاً.. برتولينو. فلم يستطع في الأيام الأولى أن يظهر سأمه وحنقه وسخطه على أن يتابع في کل شئ، خبرة ونصائح
وأذواق وميول )المرحوم( زوجها السابق." )المرحوم، ص 41 )
Nel paragrafo sopracitato, troviamo che Tillisi ha tradotto i due nomi “avvilimento” e “mortificazione” in "سأم " e "سخط" . Secondo me il traduttore ha sbagliato le parole proprie adatte per tradurre questi nomi siccome “avvilimento” significa (l’avvilire, l’avvilirsi, e più spesso lo stato di depressione psichica, di scoraggiamento, di umiliazione, di degradazione morale di chi è avvilito)5 e “mortificazione” vuol dire (umiliazione dell’amor proprio)6. Quindi la traduzione più adatta sarebbe:
"کان برتولينو خجولاً. فلم يستطع في الأيام الأولى أن يظهر حزنه واحساسه بالإهانة في أن يتابع في کل شئ، خبرة ونصائح
وأذواق وميول )المرحوم( زوجها السابق."
- “Ne aveva discusso in casa con lo zio, e questo aveva cercato di rassicurarlo, dicendogli che era anzi una prova di franchezza – quella – da parte della sposa, di cui non avrebbe dovuto offendersi, perché appunto dal fatto che ella riprendeva marito doveva venirgli la certezza che la memoria di quell’uomo non aveva più radici nel cuore di lei, bensì nella mente soltanto, sicché dunque ella poteva parlarne senza scrupoli, anche dinanzi a lei.” (La buon’anima, p.482)
"لقد بحث هذه القضية مع العجوز الذي حاول أن يطمئنه ويؤکد له أن هذا الکلام دليل على الصراحة التي يجب ألا يعتبرها مهينة
له، لأن زواجها الجديد يجب أن يبث فيها يقينا ثابتا أن ذکرى المرحوم لا جذور لها في القلب، ولکن في الذهن فقط. ولهذا فهي
تتحدث أمامه عن المرحوم دون ريبة." )المرحوم، ص 43 )
Si vede nel passo sopracitato che Tillisi ha tradotto il nome “lo zio” in "العجوز" . Secondo me, sarebbe meglio dire "عمه" . Così la traduzione giusta sarebbe:
"لقد بحث هذه القضية مع عمه الذي حاول أن يطمئنه ويؤکد له أن هذا الکلام دليل على الصراحة التي يجب ألا يعتبرها مهينة
له، لأن زواجها الجديد يجب أن يبث فيه يقينا ثابتا أن ذکرى المرحوم لا جذور لها في القلب، ولکن في الذهن فقط. ولهذا فهي
تتحدث أمامه عن المرحوم دون ريبة."
- “- Molto più comoda, - spiegò Lina al marito. – ci dev’essere un piccolo vano accanto all’alcova... E poi, più aria e meno frastuono. Staremmo molto meglio...” (la buon’anima, p.478)
"وأخذت تشرح لزوجها: - أنها مريحة أکثر.. ثم إن بها حوض ا صغيراً قرب السرير.. وهي أکثر تهوية، وأبعد عن الضجة،
وسوف تستريح فيها أکثر." )المرحوم، ص 40 )
5 https://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/avvilimento/
6 https://www.treccani.it/vocabolario/mortificazione/
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Analizziamo il passo precedente, troviamo che la parola “vano” è stata tradotta in "حوض" che vale a dire “vasca, lavandino”. Si vede che il traduttore ha sbagliato la parola proprio adatta per tradurre questo nome siccome “vano” significa (spazio definito risultante dalla suddivisione dell’interno di un edificio (sinon. di stanza, ambiente, locale)7. Così, avrebbe dovuto tradurlo in " مساحة
خالية" .Quindi la traduzione adeguata sarebbe:
"وأخذت تشرح لزوجها: - أنها مريحة أکثر.. ثم إن بها مساحة خالية قرب غرفة النوم.. وهي أکثر تهوية، وأبعد عن الضجة،
وسوف نستريح فيها أکثر."
- “Lo accese e andò a picchiare discretamente all’uscio dell’inquilino. Tremava tanto, per l’emozione, che il globo, oscillando, batteva contro il tubo, che rischiava d’affumicarsi.” (Il lume dell’altra casa, p.2817)
"وأوقدت المصباح، وذهبت إلى حجرة الجار. ودقت بلطف وهدوء وکانت ترتجف من الانفعال حتى کادت زجاجة المصباح
تصطدم بالأنبوب فيؤدي إلى خروج الدخان." )نور الجيران، ص 26 )
Il traduttore ha tradotto il nome “globo” in "زجاجة " . Secondo me, sarebbe meglio tradurlo in "کرة،
بلورة" dato che “globo” significa (sfera di cristallo o di vetro, per lo più opaco o colorato, che, posta intorno a una lampadina o altra sorgente luminosa, serve a diffondere la luce)8. La traduzione giusta sarebbe:
" وأوقدت المصباح، وذهبت إلى حجرة الجار. ودقت بلطف وهدوء وکانت ترتجف من الانفعال حتى أخذ المصباح الزجاجي
المستدير يتأرجح وکاد أن يصطدم بالأنبوب فيؤدي إلى خروج الدخان. "
- “La devastazione, che quei pensieri e questa doglia gli dovevano aver fatto nell’anima, era evidentissima nella fissità spasimosa degli occhi chiari, acuti, nel pallore del volto disfatto, nella precoce brizzolatura della barba incolta.” (Il lume dell’altra casa, p.2816)
"کان الفساد الذي أصابت به هذه الأفکار نفسه واضحا في ذهول عينيه الحزينتين الصافتين الحادتين، وفي شحوب وجهه المنکسر،
وفي الشيب الذي وخط لحيته المهملة." )نور الجيران، ص 25 )
Tillisi ha tradotto la parola “fissità” in "ذهول" che vuol dire “stupore”. A mio parere, sarebbe meglio tradurla in "حملقة" dato che essa significa (l’essere fisso, fermo, detto soprattutto dello sguardo o del pensiero)9. La traduzione giusta sarebbe:
"کان الحزن الذي أصاب نفسه بسبب تلک الأفکار وهذا الألم واضحا في حملقة عينيه الحزينتين الصافتين الحادتين، وفي شحوب
وجهه المنهک، وفي الشيب المبکر الذي وخط لحيته المهملة. "
- “Non aveva avuto infanzia; non era stato giovine, mai. Le scene selvagge a cui aveva assistito nella casa paterna fin dai più gracili anni, per la brutalità e la tirannia feroce del padre, gli avevano bruciato nello spirito ogni germe di vita.” (Il lume dell’altra casa, p.2816)
7 https://www.treccani.it/vocabolario/vano/
8 https://www.treccani.it/vocabolario/globo/
9 https://www.treccani.it/vocabolario/fissita
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"لم تکن له طفولة..ولم يشعر بشبابه على الإطلاق. والمشاهد الوحشية التي مرت عليه في بيته منذ صغره بسبب طغيان وشراسة
الأب، قد أحرقت في نفسه بذور الحياة جميعها." )نور الجيران، ص 25 )
Si nota qui che il traduttore ha tradotto la frase “gli avevano bruciato nello spirito ogni germe di vita” in "قد أحرقت في نفسه بذور الحياة جميعها" . Secondo me, è una traduzione letterale e sarebbe meglio dire "قد قتلت في نفسه اي رغبة في الحياة" .
- “Morta ancor giovane la madre per le atroci sevizie del marito, la famiglia s’era sbandata: una sorella s’era fatta monaca, un fratello era scappato in America. Fuggito anche lui di casa, ramingo, con incredibili stenti s’era tirato su fino a formarsi quello stato.” (Il lume dell’altra casa, p.2816)
"لقد ماتت أمه في ريعان الشباب بسبب قسوة الزوج في معاملتها، فتفرقت الأسرة. دخلت إحدى أخواته في سلک الرهبنة. سافر
أخوه إلى أمريکا. وفرّ هو من البيت. وقد استطاع بعد تعب وإعياء أن يدفع حياته حتى انتهى إلى هذه الحالة." )نور الجيران،
ص 25 )
Tillisi ha tradotto “incredibili stenti” in "تعب وإعياء " . Secondo me, sarebbe meglio tradurlo in "بالکاد " , poiché “stento” vale a dire (pena, sofferenza, difficoltà del vivere, sopprattutto per mancanza delle cose necessarie)10. La traduzione giusta sarebbe:
" لقد ماتت أمه في ريعان الشباب بسبب قسوة الزوج في معاملتها، فتفرقت الأسرة. دخلت إحدى أخواته في سلک الرهبنة. هرب
أخوه إلى أمريکا. وفرّ هو من البيت، شارد. وقد استطاع بالکاد أن يدفع حياته حتى انتهى إلى هذه الحالة. "
- “Non ne poteva più! Tutta quella casa lì era piena di quell’uomo, come sua moglie. Ed egli, tanto pacifico prima, ora si trovava in preda a un continuo orgasmo, che pur si sforzava di dissimulare.” (la buon’anima, p.484)
"إنه لم يعد يحتمل، لقد أمتلأ عليه البيت بوجود ذلک الرجل، کما امتلأت زوجته بوجوده. لقد وجد نفسه، وهو الرجل المسالم
الهادئ، ضحية لعذاب مستمر کان يحاول جاهدا أن يخنقه." )المرحوم، ص 45 )
Nel paragrafo sopracitato, troviamo che Tillisi ha tradotto la frase “ora si trovava in preda a un continuo orgasmo, che pur si sforzava di dissimulare” in "وجد نفسه ضحية لعذاب مستمر کان يحاول جاهدا أن يخنقه" . Cerchiamo il significato della parola “orgasmo” e il verbo “dissimulare” sul dizionario Treccani, troviamo che essi vogliono dire rispettivamente, (stato di tensione, di agitazione, di forte ansia)11 e (nascondere il proprio pensiero, o i sentimenti, i propositi, in modo che altri non se ne accorga, spesso anzi fingendo il contrario)12. Così la traduzione della frase non è adatta e quella adeguata sarebbe:
"إنه لم يعد يحتمل، لقد أمتلأ عليه البيت بوجود ذلک الرجل، کما امتلأت زوجته بوجوده. لقد وجد نفسه، وهو الرجل المسالم
الهادئ، ضحية لتوتر واضطراب مستمر کان يحاول جاهدا أن يخفيه."
10 https://www.treccani.it/vocabolario/stento2/
11 https://www.treccani.it/vocabolario/orgasmo/
12 https://www.treccani.it/vocabolario/dissimulare/
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Conclusioni
È importante tenere presente che questa ricerca si è concentrata esclusivamente sui problemi incontrati durante il processo di traduzione del lessico, soprattutto dei nomi ed i procedimenti traduttivi che devono essere considerati nella traduzione, soprattutto quella letteraria.
Dal lavoro fatto nel corso della tesi e dalle analisi effettuate, è emerso che la traduzione di un testo letterario richiede, in realtà, particolari e specifiche competenze interpretative ed espressive che permettono di tradurre in modo adeguato l’opera letteraria. Sono necessarie quindi particolari capacità nell’analisi e nella comprensione del testo di origine e altrettanto adeguate capacità espressive e comunicative nella lingua madre di arrivo in quanto le opere letterarie, peraltro, sono ricche di figure retoriche e di altri artifici stilistici difficili da comprendere e da tradurre in assenza di competenze specialistiche. Le caratteristiche essenziali di una buona traduzione letteraria sarebbero: la capacità di analisi del testo, la scelta accurata del lessico e la profonda conoscenza della cultura di origine.
Così, il traduttore del testo letterario non deve operare sul piano di una pretesa letteralità, bensì su quello della competenza più ampia possibile nelle due lingue di partenza e di arrivo nonché su una sufficiente competenza delle scienze del linguaggio; il traduttore del testo letterario ha l’obbligo di comprendere il più profondamente possibile il testo di partenza perché ne deve ricostruire nella lingua di arrivo il significato comprensivo del maggior numero di componenti e deve dare alla sua creatività la finalità di ricostruire nella lingua di arrivo la connotazione del testo originale identificando le operazioni che hanno condotto a quel testo.
Insomma, credo con il presente studio di aver contribuito almeno in parte a chiarire al lettore di cosa si debba tenere conto per evitare le problematiche traduttive incontrate nella traduzione dei nomi in un certo contesto.
Bibliografia
Il corpus:
Pirandello, Luigi, Novelle per un anno, Milano, Stampa, 1987
خليفة التليسي، قصص ايطالية، سورية، المدى، 2004
I libri consultati:
- Apel, Friedmar, Il Manuale Del Traduttore Letterario, (Trad. di Literarische Ubersetzung), Milano, Angelo Guerini e Associati, 1993
- A. van Dijk, Teun, Testo e contesto: Studi di semantica e pragmatica del discorso, Bologna, il Mulino, 1980
- Dardano, Maurizio e Trifone, Pietro, La lingua italiana: morfologia, sintassi, fonologia, formazione delle parole, lessico, nozioni di linguistica e sociolinguistica, Bologna, Zanichelli, 1999
- Di Sabato, Bruna e Di Martino, Emilia, Testi in Viaggio, Torino, UTET, 2015
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- Diadori, Pierangela, Verso la Consapevolezza Traduttiva, Perugia, Guerra Edizioni, 2012
- E. Balboni, Paolo e Biguzzi, Anna, Letteratura italiana per stranieri, Perugia, Guerra, 2008
- Eco, Umberto, Dire Quasi La Stessa Cosa: Esperienze di traduzione, Milano, Bompiani, 2014
- Mascialino, Rita, Studio sulla Traduzione Letteraria, Udine, La Nuova Base, 1996
- Newmark, Peter, La Traduzione: Problemi e metodi, (Trad. di Approaches to Translation), Milano, Garzanti, 1988
- Ponzio, Augusto, Testo come Ipertesto e Traduzione Letteraria: Studi sulla traduzione, Rimini, Guaraldi, 2005
- Puggioni, Roberto, Teoria e pratica della traduzione letteraria, Roma, Bulzoni, 2006
- Rega, Lorenza, La Traduzione Letteraria: Aspetti e Problemi, Torino, UTET Libreria, 2001
- Sensini, Marcello, La Grammatica Della Lingua Italiana, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1997
- Serianni, Luca, Le garzantine, italiano, Milano, Garzanti Editore, Milano, 1997
Sitografia:
- http://www.boll900.it/2005-i/Frabetti.html
- http://web.tiscali.it/letteraturaaraba/IndTrad.htm
- http://www.traduzione-testi.com/traduzioni/category/problematiche-della-traduzione
- http://www.almaany.com/ar/dict/ar-ar/ - http://www.viv-it.org/autori-opere/opere/novelle-anno
- http://www.letteraturaitalia.it/5-autori-e-opere-novecento/luigi-pirandello-i-romanzi-novelle-per-un-anno
- https://www.treccani.it/
- https://www.garzantilinguistica.it/
https://pirandellolenovelle.wordpress.com Dizionari consultati in italiano:
- AA.VV., Vocabolario Della Lingua Italiana: Il Conciso, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1998
- Cortelazzo, Manlino e Zolli, Paolo, Il Nuovo Etimologico: DELI- Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, Bologna, Zanichelli, 1999
- Stoppelli, Pasquale, Dizionario Garzanti d’Italiano 2006, Milano, Garzanti, 2006
- Zingarelli, Nicola, Dizionario lo Zingarelli 2011, Bologna, Zanichelli, 2011
Dizionari consultati in arabo:
- ابن منظور، معجم لسان العرب، القاهرة، دار المعارف، 2003
- أبو نصر اسماعيل بن حماد الجوهري، الصحاح، القاهرة، دار الحديث، 2009
Transcultural Journal for Humanities and Social Sciences Vol. 1, Issue 4, Summer 2021 ISSN 2636-4239
65
https://tjhss.journals.ekb.eg / https://www.buc.edu.eg/
- مجد الدين محمد بن يعقوب الفيروز آبادي، القاموس المحيط، القاهرة، دار الحديث، 2008
- مجمع اللغة العربية، المعجم الوسيط، القاهرة، مکتبة الشروق الدولية، 2004
Questo lavoro è presentato dalla ricercatrice Eman Mousa. Si è laureata dalla facoltà di lingue e traduzione presso l’università di MUST nel 2013. Lavora nella stessa università come assistente presso il dipartimento d’italianistica. Nel 2014 ha partecipato ad un corso di lingua italiana presso l’istituto italiano di cultura al Cairo, inoltre, Ha concluso un corso di diddatica e informazione presso la scuola di lingua italiana per stranieri ITASTRA- Università degli studi di Palermo. Ha fatto il corso del Premaster presso l’università di Helwan nel 2015 poi si è iscritta nella stessa università per fare il master con il relatore Prof. Ashraf Mansour, Ordinario di linguistica presso il Dipartimento d’italianistica nella facoltà di AL alsun all’università di Ain Shams nel 2017.

 

Bibliografia
Il corpus:
Pirandello, Luigi, Novelle per un anno, Milano, Stampa, 1987
خليفة التليسي، قصص ايطالية، سورية، المدى، 2004
I libri consultati:
- Apel, Friedmar, Il Manuale Del Traduttore Letterario, (Trad. di Literarische Ubersetzung), Milano, Angelo Guerini e Associati, 1993
- A. van Dijk, Teun, Testo e contesto: Studi di semantica e pragmatica del discorso, Bologna, il Mulino, 1980
- Dardano, Maurizio e Trifone, Pietro, La lingua italiana: morfologia, sintassi, fonologia, formazione delle parole, lessico, nozioni di linguistica e sociolinguistica, Bologna, Zanichelli, 1999
- Di Sabato, Bruna e Di Martino, Emilia, Testi in Viaggio, Torino, UTET, 2015
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https://tjhss.journals.ekb.eg / https://www.buc.edu.eg/
- Diadori, Pierangela, Verso la Consapevolezza Traduttiva, Perugia, Guerra Edizioni, 2012
- E. Balboni, Paolo e Biguzzi, Anna, Letteratura italiana per stranieri, Perugia, Guerra, 2008
- Eco, Umberto, Dire Quasi La Stessa Cosa: Esperienze di traduzione, Milano, Bompiani, 2014
- Mascialino, Rita, Studio sulla Traduzione Letteraria, Udine, La Nuova Base, 1996
- Newmark, Peter, La Traduzione: Problemi e metodi, (Trad. di Approaches to Translation), Milano, Garzanti, 1988
- Ponzio, Augusto, Testo come Ipertesto e Traduzione Letteraria: Studi sulla traduzione, Rimini, Guaraldi, 2005
- Puggioni, Roberto, Teoria e pratica della traduzione letteraria, Roma, Bulzoni, 2006
- Rega, Lorenza, La Traduzione Letteraria: Aspetti e Problemi, Torino, UTET Libreria, 2001
- Sensini, Marcello, La Grammatica Della Lingua Italiana, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1997
- Serianni, Luca, Le garzantine, italiano, Milano, Garzanti Editore, Milano, 1997
Sitografia:
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https://pirandellolenovelle.wordpress.com Dizionari consultati in italiano:
- AA.VV., Vocabolario Della Lingua Italiana: Il Conciso, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1998
- Cortelazzo, Manlino e Zolli, Paolo, Il Nuovo Etimologico: DELI- Dizionario Etimologico della Lingua Italiana, Bologna, Zanichelli, 1999
- Stoppelli, Pasquale, Dizionario Garzanti d’Italiano 2006, Milano, Garzanti, 2006
- Zingarelli, Nicola, Dizionario lo Zingarelli 2011, Bologna, Zanichelli, 2011
Dizionari consultati in arabo:
- ابن منظور، معجم لسان العرب، القاهرة، دار المعارف، 2003
- أبو نصر اسماعيل بن حماد الجوهري، الصحاح، القاهرة، دار الحديث، 2009
Transcultural Journal for Humanities and Social Sciences Vol. 1, Issue 4, Summer 2021 ISSN 2636-4239
65
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- مجد الدين محمد بن يعقوب الفيروز آبادي، القاموس المحيط، القاهرة، دار الحديث، 2008
- مجمع اللغة العربية، المعجم الوسيط، القاهرة، مکتبة الشروق الدولية،